I cosiddetti “vizi di refrazione” affliggono la nostra capacità visiva e sono determinati da condizioni anatomiche per cui la luce non viene correttamente messa a fuoco sulla retina. II più comune è la miopia, che comporta una visione sfocata da lontano. Può essere congenita e quindi presente fin dalla nascita oppure acquisita, comparendo successivamente per stabilizzarsi in età giovane o adulta. L’ipermetropia invece comporta una visione sfocata sia da lontano sia da vicino, dal momento che i raggi luminosi vengono messi a fuoco dietro la retina. I soggetti ipermetropi giovani spesso non avvertono alcun sintomo in quanto il loro cristallino, agendo come una sorta di “zoom” fotografico, permette di accomodare la visione e di ottenere una certa nitidezza. Col passare degli anni però questa capacità viene meno e insorgono problemi come qualità visiva ridotta, affaticamento della vista, bruciori e mal di testa, a cui segue il calo visivo. Anche i soggetti astigmatici hanno una visione scarsa sia da lontano sia da vicino, poiché i raggi di luce sono messi a fuoco su piani retinici differenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di un difetto presente dalla nascita che, oltre alla riduzione della qualità visiva, può comportare mal di testa, bruciore e fotofobia. In linea generale, in passato, questi difetti venivano corretti con l’uso degli occhiali o delle lenti a contatto. Oggi invece, grazie ai trattamenti laser, questi problemi vengono risolti definitivamente, in modo indolore e incruento con un intervento in anestesia locale. Insomma, in quindici minuti è possibile avere una vista nuova di zecca e guardare il mondo senza filtri e in “alta definizione”.

Per approfondire questi argomenti è disponibile la registrazione completa del webinar “Dal cristallino disfunzionale fino alla cataratta”, visibile sul nostro sito nella sezione Webinar oppure direttamente su YouTube.