Miopia
Miopia
Nel mondo è sempre maggiore il numero di persone che soffre di miopia, un difetto della vista che certamente è destinato ad aumentare visto il costante utilizzo di strumenti tecnologici che viene fatto nel corso della giornata sia per motivi personali che lavorativi.
Gli schermi tendono infatti ad accentuare i vari problemi dei quali gli occhi tendono a soffrire per ragioni genetiche o per patologie sopraggiunte nel tempo, rendendo ancora più evidente il disagio.
Qui analizzeremo nel dettaglio una delle anomalie più diffuse a livello oculare, la miopia, vedendo in primo luogo di cosa si tratta poi quali sono i suoi sintomi e infine come trattarla in maniera conservativa o risolutiva, attraverso vari interventi che dipendono dal caso specifico e dal tipo di approccio che il medico oculista decide di portare a termine.
Se siete affetti da tale patologia e strizzate spesso gli occhi per mettere a fuoco le immagini, non perdete altro tempo e leggete tutte le informazioni che possono tornarvi utili nel breve e lungo termine.
Cos’è esattamente la miopia?
Quando si parla di miopia ci si riferisce a un difetto visivo correlato alla focalizzazione delle immagini lontane in un punto virtuale posto al davanti della retina.
Questo fenomeno si concretizza nella percezione di immagini sfocate e poco nitide. Si tratta di una condizione che molto spesso finisce per peggiorare con il tempo, soprattutto se si portano avanti delle abitudini scorrette e non si procede nel breve termine alla correzione del problema.
In un occhio sano, detto emmetrope, tutti i raggi luminosi che provengono dall’esterno vengono messi correttamente a fuoco sulla retina, che li traduce in immagini chiare.
Nel caso dell’individuo miope, invece, l’immagine è focalizzata davanti la retina, e sono indispensabili occhiali in grado di spostare l’immagine nella posizione corretta restituendo una visione chiara. Miopie di basso potere possono consentire una visione accettabile anche senza l’impiego di lenti correttive. Nel caso di difetti di maggiore entità, invece, l’utilizzo di occhiali oppure di lenti a contatto diventa indispensabile per vedere correttamente. Solo l’esecuzione di un intervento chirurgico mediante laser oppure l’impianto di una lente (fachica) all’interno dell’occhio possono consentire di eliminare gli occhiali e ripristinare una visione corretta da lontano e da vicino senza l’utilizzo degli occhiali.
Come è possibile classificare la miopia?
La miopia colpisce individui di ogni sesso ed età, sia per fattori genetici sia per cattive abitudini di vita, come la prolungata esposizione degli occhi a fonti luminose artificiali provenienti dai dispositivi tecnologici che ogni giorno utilizziamo in maniera massiccia.
In base alle diottrie, la patologia viene classificata come lieve se ci troviamo in un range da 1 a 3, media da 3 a 6, elevata se eccede questa soglia.
In base a questa suddivisione la persona tenderà a vedere in maniera sempre meno nitida, non riuscendo a distinguere gli oggetti a una determinata distanza che varia a seconda dello specifico caso.
Se pensate che in occidente è il 25% percento della popolazione a soffrirne, capirete quanto è ampia la diffusione della malattia e quanto la modernità abbia influito sulla sua diffusione così capillare.
In alcuni paesi dell’Asia, massicci fruitori di tecnologia in generale, l’incidenza può salire sino all’80%, rendendo la quasi totalità degli abitanti colpiti da un difetto della vista.
Solitamente la miopia tende a manifestarsi sin dalla più tenera età e viene riscontrata quando il bambino inizia a frequentare la scuola e ha bisogno di vedere da una certa distanza lettere e numeri sulla lavagna.
Il periodo dell’adolescenza è generalmente quello più critico, soprattutto se non si procede con il correttivo degli occhiali. Tale situazione tende a stabilizzarsi intorno ai 25 anni rendendo possibile l’esecuzione di un intervento chirurgico. L’esordio della patologia può verificarsi anche in tenera età, in alcuni casi anche intorno ai 3 anni. La tendenza del bambino è quella di strizzare gli occhi, avvicinarsi agli oggetti e prestare poca attenzione agli oggetti distanti. Riconoscere precocemente questi sintomi consente di instaurare tempestivamente la terapia prescrivendo degli occhiali adeguati ad una corretta visione. Talvolta la presenza di questi difetti, soprattutto se “asimmetrici” ovvero che interessano soltanto uno dei due occhi, può condurre allo sviluppo dell’occhio pigro nota anche come ambliopia. L’ambliopia, se non trattata tempestivamente, condanna l’occhio del bambino ad una ipovisione con scarsa funzionalità. Per questo motivo è indispensabile eseguire delle visite di controllo tra i 4 e i 5 anni di età, anche se il bambino non dovesse presentare alcun sintomo. Lo sviluppo corretto del sistema visivo, anche con la necessità di indossare gli occhiali, consentirà in futuro di correggere definitivamente il difetto da adulto mediante l’esecuzione di intervento con laser ad eccimeri oppure mediante l’impianto di lenti fachiche.
Quali sono le cause principali della miopia?
Numerosi sono i fattori che contribuiscono allo sviluppo della miopia, legati sia a condizioni genetiche che all’eccessiva esposizione prolungata ad oggetti posti a distanza come cellulari, computer, tablet e televisione, soprattutto se utilizzati per molte ore della giornata senza prendere i corretti provvedimenti. Lo stimolo prolungato alla visione da vicino induce, in soggetti predisposti, l’allungamento del bulbo oculare, che cerca in qualche modo di assestarsi per consentire una visione nitida da vicino.
La maggior parte degli studi del settore riferisce che sono stati isolati ben 61 geni che possono essere responsabili dell’insorgenza e dell’evoluzione della miopia, che tendono a degenerare nel corso dell’esistenza anche a causa di uno stile di vita non idoneo.
Il suggerimento è di portare frequentemente il bambino all’aria aperta e cadenzare la sua esposizione agli strumenti tecnologici, in modo da non viziare immediatamente la sua vista e provocare un progressivo peggioramento con il passare degli anni.
Una curiosità: in alcune città asiatiche, data l’incidenza del fenomeno, hanno pensato di trasferire direttamente l’attività scolastica nella natura, così da riposare lo sguardo ed esporlo esclusivamente alla luce naturale.
Come prevenire la miopia
I fattori responsabili della miopia presentano sia connotazioni di carattere ereditario sia fattori ambientali. Ovvero esistono dei soggetti predisposti allo sviluppo di tale patologia ma nel contesto attitudini errate possono contribuire al rapido e progressivo peggioramento della patologia stessa. In un soggetto predisposto il costante e continuo stimolo nella visione da vicino (tablet, cellulari, libri, ecc.) contribuisce ad un graduale allungamento del bulbo oculare, che tende ad assestarsi per cercare di ridurre lo sforzo accomodativo.
Il primo passo da compiere quando si riscontrano i primi sintomi, quindi una vista offuscata e una definizione da lontano non troppo nitida, è quello di chiedere un consulto medico a uno specialista che possa scegliere l’approccio migliore per limitare il peggioramento delle diottrie.
Si inizierà con un approccio conservativo, che prevede l’impiego di lenti specifiche che possano permettere una visuale ottimale e impedire all’individuo di strizzare gli occhi per mettere a fuoco.
Questo perché, salvo rarissimi casi, non è possibile procedere con l’intervento chirurgico direttamente sul bambino in quanto è necessario attendere il completamento dello sviluppo del sistema visivo e pertanto non è consigliabile operare prima per poi doverlo fare nuovamente in seguito.
Scegliere gli occhiali giusti è essenziale, pertanto il medico farà una serie di test per appurare quale sia il tipo migliore per il singolo caso.
In ogni caso, adottare uno stile di vita sano certamente contribuisce all’arresto della patologia, che tende notevolmente a peggiorare se si trascorre troppo tempo al chiuso in luoghi illuminati artificialmente.
Se fate quindi un lavoro che implica diverse ore davanti al computer, effettuate 10 minuti di pausa ogni 60 minuti per consentire all’occhio di riposare e cercate di lubrificare adeguatamente l’occhio con dei sostituti lacrimali in modo da evitare fenomeni di infiammazione di arrossamento.
Utilizzando queste piccole accortezze, come passare del tempo all’aria aperta, sarà possibile non peggiorare eccessivamente.
Molto utili, soprattutto se si effettua una regolare attività sportiva, sono le lenti a contatto, che aderiscono perfettamente all’occhio e consentono di avere una visuale panoramica su tutta la realtà circostante.
Come correggere la miopia con il laser
Una volta raggiunta la maturità e appurato che l’avanzare della miopia si è arrestato, è possibile pensare di intervenire attraverso la tecnica del laser.
Gli approcci che è possibile utilizzare in tal senso sono molteplici e vanno valutati in base al caso specifico con il chirurgo di fiducia, così da giungere a una risoluzione definitiva del problema.
In ogni caso parliamo di una tecnica decisamente poco invasiva, che consente di correggere le diottrie perse e ripristinare una corretta visione sia da lontano che da vicino con tempi di recupero decisamente brevi e con un decorso post-operatorio non doloroso.
Il laser agisce andando a modificare la curvatura corneale modellando quindi la superficie dell’occhio in maniera personalizzata e consentendo una corretta focalizzazione dei raggi luminosi a livello retinico. Le tecniche più moderne non sono affatto dolorose e consentono di riprendere una vita regolare in breve tempo, senza soffrire di particolari fastidi e riprendendo appieno la vista perduta.
In alcuni casi è possibile inserire addirittura una lente correttiva all’interno dell’occhio, che può essere posta nella camera posteriore (dietro l’iride e davanti al cristallino), così che possa correggere il difetto.
In alternativa questa può andare a sostituire il cristallino stesso, operando però in maniera più invasiva rispetto al semplice laser.
In ogni caso c’è da tenere presente che l’approccio migliore all’insorgere della malattia è sempre quello di utilizzare gli occhiali, soprattutto nel caso in cui la miopia si manifesti in età scolare.
Le lenti a contatto sono consigliate per gli adolescenti che sono in grado di mantenere una corretta igiene di base e la giusta idratazione della superficie oculare, mentre l’intervento chirurgico non può certamente avvenire prima dei 20-25 anni, quando solitamente la patologia tende ad arrestarsi in modo naturale.
Dopo aver letto vi sarete resi conto di non essere i soli a dover affrontare la miopia, essendo una condizione che colpisce tantissime persone nel mondo.
Pur essendo una patologia genetica, migliorare le proprie abitudini di vita può aiutare a rallentare il fenomeno fino a cancellare il difetto attraverso l’intervento chirurgico con il laser.
Affidatevi sempre a un centro oftalmico di livello, che utilizzi strumentazione all’avanguardia e sia dotato di uno staff serio e professionale che vi segua dall’inizio alla fine.
Dopo un colloquio conoscitivo, verrà infatti illustrata la procedura migliore per la vostra condizione, così che siate consapevoli di ciò che vi attende nel corso dell’operazione e nel post operatorio, sia a livello di possibili fastidi che di tempi di ripresa.
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Per molte persone gli occhiali sono una costrizione, costituiscono motivo di fastidio quotidiano, disagio sociale, difficoltà professionale. Tra i nostri pazienti abbiamo molte persone per le quali gli occhiali e una visione limitata costituiscono un serio limite professionale. E poi ci sono le persone che hanno il desiderio – o il sogno – di alzarsi dal letto senza più dover tastare il comodino alla ricerca della loro vista… Per tutti c’è la possibilità di fare un passo avanti. Anzi dieci, mille, milioni di passi avanti: un’escursione che dura tutta la vita, senza più occhiali. Parliamone insieme
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