Vuoi occhi di lince? Pedala!

L’intensità dei raggi UV non ha stagionalità. Soprattutto se è incrementata dal riverbero della neve.

I ricercatori dell’Università di Pisa e dell’Istituto di Neuroscienze del CNR hanno infatti scoperto come l’attività motoria, e quella ciclistica in particolare, contribuisca a migliorare la vista. Dal momento che agisce proprio sulla capacità del cervello di adattarsi rapidamente in risposta agli stimoli ambientali (la cosiddetta ‘plasticità cerebrale’). La ricerca, pubblicata su Current Biology, si è concentrata sulla percezione dei segnali da parte dei due occhi ed è partita dagli effetti di 2 ore di bendaggio di un occhio in 20 soggetti adulti e in 2 diverse condizioni sperimentali. In una, i volontari stavano semplicemente seduti. Nell’altra, pedalavano su una cyclette. E’ emerso che, nei “pedalatori”, la plasticità del cervello è stata stimolata a un livello maggiore, fornendo segnali potenziati all’occhio bendato. Senza addentrarci in dettagli tecnico-scientifici, la ricerca ha quindi dimostrato quanto pedalare contribuisca a mantenere un cervello più giovane e, di conseguenza, con capacità visive migliori. Le ripercussioni di questo studio sulla cura delle patologie le vedremo più in là. Ma intanto dà piena ragione alle parole di molti medici di chiara fama. Tra cui Umberto Veronesi: lui ha sempre sponsorizzato la bicicletta come valido aiutante per la salute a 360 gradi, a tutte le età e senza controindicazioni…

I consigli del Dr. Carones

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